IN FONDO AL MAR… IN FONDO AL MAR… la SPUGNA FINE DAMA SBIANCATA di COSE DELLA NATURA

Iniziamo dal particolare che, almeno per quanto mi riguarda, mi ha scioccata di più: è un animale, appartenente alla famiglia dei poroferi, «organismi pluricellulari, aventi corpi ricchi di pori e canali che permettono all'acqua di circolare attraverso essi; vivono attaccati sulle rocce dei fondali marini o sugli scogli. Essi formano il gruppo degli animali più primitivi e presentano una scarsa specializzazione cellulare. Il loro corpo, dalle forme più varie, è formato da tre strati: lo strato esterno funge da rivestimento ed è costituito da cellule appiattite dette pinacociti, quello intermedio contiene delle strutture di sostegno, dette spicole e infine quello interno delimita una cavità ed è formato da cellule dette coanociti; alcune di esse sono carnivore. Si nutrono di crostacei ed altri piccoli animali».


E ciao! Se tutto si limitasse alla conoscenza di queste nozioni, mai una SPUGNA FINE DAMA SBIANCATA di COSE DELLA NATURA avrebbe messo piede, o l’accidente di arto che usa per muoversi o per strisciare, in casa mia.
Tu dici «spugna per uso cosmetico» e ti immagini tutt’altra cosa. Non per quanto attiene la forma, quello no. Una spugna è una spugna, come una rosa è una rosa è una rosa è una rosa… Ma, ecco, la SPUGNA FINE DAMA SBIANCATA viene presentata come un ausilio ultra morbido e ultra delicato per pulire efficacemente le impurità e della pelle (in particolare di bambini e anziani) e come ottimo coadiuvante nella fase di struccaggio.
Premetto che non avevo mai usato prima nemmeno una spugna Konjac: dischetti, pad, salviettine. La mia pelle è delicata. La mia pelle è iper reattiva. Non sopporta nemmeno la lieve sfregatura della blender per applicare il fondotinta (che infatti applico con le mani). Una spugna sul viso? Già sentivo in sottofondo il refrain di “Una lacrima sul viso”, i pianti per il fastidio, i rossori, le irritazioni…

Ma il punto è un altro. Il punto è che quando tutti o quasi tutti parlano di un prodotto, che sia buono, che sia utile, che sia l’invenzione più fantastica del millennio… siamo onesti: chissenefrega. Avremo pure 40 anni, come me, ma dentro si resta il bambino/la bambina che sbava sulla merendina del compagno di scuola pure se nello zaino ha una fetta di sacher torte comprata direttamente a Vienna. È una specie di smania, di malattia. A volte credo che il mondo e la vita del mondo si basino esattamente su questo principio di imitazione e possesso. Probabilmente smetteremmo perfino di riprodurci, mangiare, dormire, respirare, se di colpo vedessimo smettere anche tutti gli altri. Perciò se sento/leggo panegirici su questo prodotto, scatta quasi automatico il desiderio di averlo anche per me. Ma qui mi sembra di essere partita per una tangente che assomiglia più a una tangenziale che immette direttamente sull’A1…

Perciò ok, torniamo a noi. Torniamo alla SPUGNA FINE DAMA SBIANCATA di Cose della Natura. Innanzitutto che cos’è? È una spugna che «grazie alla texture soda e compatta è indicata per chi desidera un prodotto naturale, di qualità e lunga durata. Ideale per combattere imperfezioni, punti neri e piccole rughette, esfolia dolcemente la pelle, senza irritarla, rimuovendo a fondo, anche dalla zona oculare, smog, polveri sottili e make-up. Lo IODIO, naturalmente presente nella spugna agisce sulla pelle con un effetto detossinante lasciandola morbida e luminosa, giorno dopo giorno, già dal primo utilizzo. Indicata per: tutti i tipi di pelle, soprattutto quelle grasse e miste. Può essere abbinata a detergenti viso quali: latte detergente, bifasico, acqua micellare, olio struccante, sapone. Tutti questi prodotti possono essere applicati sul viso e dopo un breve massaggio per sciogliere bene il trucco (soprattutto occhi) devono essere rimossi a fondo con la spugna, oppure, si possono versare sulla spugna (tutti, tranne gli oli solidi, come ad esempio l’olio di cocco) per poi massaggiare il viso rimuovendo impurità e make-up.»  

Quello che qui non dice, è che la sua morbidezza è un fenomeno quasi paranormale. È la delicatezza di un altro mondo, forse quello delle fiabe, delle fate, di Ariel, la sirenetta che viveva in fondo al mar e adesso ci credo che era una gnocca da far perdere la testa a un principe. Provate a pensare a che pelle doveva avere, potendosi lavare ogni giorno con una spugna di mare.



La prima volta che l’ho usata sulla pelle del viso ho provato un brivido di emozione: ero come tornata indietro nel tempo, molto indietro, e la mia mamma mi stava accarezzando con tutto l’amore e la dolcezza di cui era capace.
Ormai è entrata a far parte del mio rituale serale di skin care: un brevissimo sogno ad occhi aperti, una coccola, un bacio leggero. E la pelle? Il perenne grigiore sta sfumando in un rosa lieve ma sano, la grana è più compatta, la consistenza più morbida ed elastica.




Inoltre proviene dal MAR ADRIATICO, quello che vedo affacciandomi alla finestra di casa mia. Kilometro 0. Kilometro Vero. Un gioiello, un piccolo lusso, a portata di mano di cui non potrei ormai più fare a meno. 

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